From cultures of experimentation, to culturally inclusive experiments

Grazie al potere dell'IA, la relazione con i computer sta diventando non solo più smart ma anche più simile alle relazioni umane. Ricerche accademiche e di settore dimostrano che le intelligenze artificiali antropomorfe sollecitano relazioni e aspettative emotive nelle persone. Noi umani ci abbandoniamo in questa relazione: mettiamo gli occhietti ai nostri Roomba, le ciglia ai fari delle nostre auto, e ci preoccupiamo e sposiamo persino i nostri robot.La promozione di relazioni appropriate ed etiche con l’intelligenza artificiale richiede che le aziende costruiscano una cultura prudente dell’esperimento. Non è banale come condurre un A/B test, per tre motivi: 1) L’industria tecnologica ha dedicato meno attenzione ai bisogni emotivi delle persone rispetto a quelli cognitivi e funzionali, e ha quindi meno esperienza nel soddisfare questi bisogni; 2) Le emozioni delle persone variano in maniera importante in base ad aspetti locali, etnici, di genere, socioeconomici e culturali, e gli esperimenti devono fare in modo che l’intelligenza artificiale sia consonante con il contesto specifico in cui opera, e 3) È più facile fraintendere che comprendere le emozioni.In questo talk descriveremo e discuteremo questo tipo di problemi, parleremo di come la sperimentazione deve cambiare in questo nuovo mondo di esperienze generate dall’AI e proporremo una serie di esperimenti che possono condurre lo sviluppo di AI appropriate dal punto di vista emotivo, culturale e inclusivo.